POSTURA ED INCOSCIENZA
Quando il corpo si trova a dover fronteggiare un dolore, non sapendo come difendersi o come risolverlo, trova una “intelligente via di fuga” attraverso l’attuazione di “compensi antalgici”, ovvero le alterazioni posturali, le storture. Così, lui pensa di avere risolto il problema, ignorando che le posture antalgiche sono dei limiti alle performance e che nel tempo innescheranno altri problemi ed altri dolori, più complessi ed articolati dei primi.
Allo stesso modo, quando le persone si trovano a fare i conti con conflitti emozionali o dolori di carattere emotivo che non sono in grado di affrontare o risolvere, inconsapevolmente riducono il livello di coscienza, di presenza, di intelligenza. Tale “via di fuga” viene attuata da parte della coscienza per evitare di soffrire; la persona preferisce divenire passiva, stupida ed “incosciente” piuttosto che provare dolore dentro.
Sia la “postura storta”… che “l’anima incosciente”, non sono consapevoli che tale “furbo compenso” o “via di fuga” dalla attuale sofferenza, non sarà facilmente recuperabile.
Se iniziamo a guardarci attorno, scopriremo molte più persone storte e stupide…, più di quanto non avremmo mai immaginato. La gente ormai, per paura, per dolore fisico, del dolore conflittuale, per la minaccia alla sopravvivenza… è disposta a tutto. Anche la metafora della “rana bollita” e la “sindrome di Stoccolma” sono un preciso fenomeno sociale, di massa. Ecco come uccidere le coscienze a livello mondiale. Dolore…, paura…, minaccia alla sopravvivenza.., seguite da proposte di soluzioni vaccinali mirabolanti quanti impossibili (che contravvengono a quanto la scienza fino a ieri sosteneva a proposito del rinforzo del sistema immunitario), fanno si che si completi l’opera sul gregge incosciente totale. La “legge del non dolore” funziona sia sulla postura che sulla coscienza.
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