Il posturologo

Il posturologo valuta ed osserva attentamente la persona in una visione olistica, a 360°, nella sua globalità: dall’assetto visivo , a quello odontostomatognatico, a quello vestibolare, a quello neuro-muscolare, con lo scopo di capire quei segni che permettono di risalire alla vecchia causa di un problema che si manifesta oggi con dolori o con uno scarso rendimento.

Perchè è importante un’osservazione globale?

L’assetto posturale può essere interpretato come una vera e propria mappa, che mostra dove il corpo ha “nascosto” i dolori, per non soffrire.

OBIETTIVO FONDAMENTALE: risalire alla causa primaria, cioè a quell’episodio o trauma che con il tempo ha dato via all’adattamento posturale. Rintracciare e risolvere il primo trauma (causa primaria)

La posturologia clinica è la scienza medica che studia il funzionamento del Sistema Posturale ed analizza la relazione tra lo squilibrio del Sistema Posturale e le patologie dell’apparato locomotore. Diventare posturologo significa curare tutte le patologie conseguenti ai compensi che il nostro organismo mette in atto in seguito agli squilibri del Sistema Posturale: contratture muscolari, mal di schiena, cefalea, problemi articolari, artrosi, scoliosi, ernie del disco ed altro. L’approccio posturologico è importante perché, fin dalla nascita, il nostro cervello memorizza gli errori del Sistema Posturale come riferimenti di normalità, per cui non possono correggersi da soli. La possibilità di modificarli è uno strumento cruciale sia per prevenzione che per la terapia.

La posturologia si caratterizza per i rapporti tra la postura  del corpo e determinate patologie algiche. I vari recettori del corpo se squilibrati possono alterare la postura dell’individuo causando posizioni corporee scorrette nei tre assi dello spazio che, se in un primo tempo risultano asintomatiche, nel tempo possono causare patologie algiche riferibili anche e/o solamente in altri apparati corporei lontani dal distretto in disfunzione. I recettori più importanti, secondo tali teorie, sarebbero: l’occhio, l’orecchio, il piede e la pelle

Professione posturologo

Diventare posturologo vuol dire avviare operare attraverso un’indagine strumentale consistente nell’analisi computerizzata del baricentro, del tono muscolare, delle oscillazioni posturali e dell’assetto della colonna vertebrale nelle tre dimensioni dello spazio. Nella sezione clinica viene studiato l’assetto posturale, il tono muscolare, l’appoggio del piede, la convergenza degli occhi, il parallelismo degli assi visivi, l’occlusione mandibolare e tutto ciò che può interferire con lo schema corporeo ottimale per ogni individuo.

Sulla base della diagnosi viene poi impostato un programma di rieducazione e di terapia individualizzato. La relazione biunivoca tra il posturologo e le altre figure professionali apre al concetto di interdisciplinarietà e dunque al lavoro di équipe. Il paziente posturale infatti non è a priori “di nessuno”, ed è solo dopo un’attenta analisi posturale che si capisce da chi è più opportuno indirizzare la persona per il trattamento definitivo.

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