A VOLTE BASTA POCO… PER OTTENERE MOLTO!
A volte basta proprio poco per innescare un fenomeno perturbatore, che genererà importanti ricadute posturali, su più aree.
La postura alterata, prima del trattamento (foto a sinistra, notevole sbilanciamento in avanti), ha indebolito, nel tempo, la resistenza fisica della paziente.
Ha alterato ed irrigidito tutte le curve della colonna.
Data la proiezione in avanti, ha inevitabilmente coinvolto la pianta dei piedi, causando fascisti plantari e tendenza alla caduta delle teste metatarsali con iniziali “dita a martelletto”.
Ha perturbato il tratto cervicale e coinvolto la fonia. Ha indotto iniziali dolenzie lombari.
Il persistere di tale atteggiamento, nel tempo, ovviamente porta a peggiorare ogni sintomo, o comunque a creare una serie di adattamenti a catena.
Siamo partiti dalla storia della paziente a cui si è aggiunta la valutazione posturale ed i test eseguiti; tutto ciò ci ha portato ad individuare la vecchia causa. Ovviamente, come spesso capita, dimenticata!
Alla fine della stessa seduta, il risultato ottenuto, foto di destra, ci hanno confermato che la nostra indagine era corretta, che il trattamento era appropriato…, e che tutti i sintomi, già migliorati all’istante, saranno in costante regressione fino a scomparire completamente, con un paio di ulteriori sedute posturali. (D. Raggi).
A volte basta proprio poco per innescare un fenomeno perturbatore, che genererà importanti ricadute posturali, su più aree.
La postura alterata, prima del trattamento (foto a sinistra, notevole sbilanciamento in avanti), ha indebolito, nel tempo, la resistenza fisica della paziente.
Ha alterato ed irrigidito tutte le curve della colonna.
Data la proiezione in avanti, ha inevitabilmente coinvolto la pianta dei piedi, causando fascisti plantari e tendenza alla caduta delle teste metatarsali con iniziali “dita a martelletto”.
Ha perturbato il tratto cervicale e coinvolto la fonia. Ha indotto iniziali dolenzie lombari.
Il persistere di tale atteggiamento, nel tempo, ovviamente porta a peggiorare ogni sintomo, o comunque a creare una serie di adattamenti a catena.
Siamo partiti dalla storia della paziente a cui si è aggiunta la valutazione posturale ed i test eseguiti; tutto ciò ci ha portato ad individuare la vecchia causa. Ovviamente, come spesso capita, dimenticata!
Alla fine della stessa seduta, il risultato ottenuto, foto di destra, ci hanno confermato che la nostra indagine era corretta, che il trattamento era appropriato…, e che tutti i sintomi, già migliorati all’istante, saranno in costante regressione fino a scomparire completamente, con un paio di ulteriori sedute posturali. (D. Raggi).
Lascia un commento