CALCIFICAZIONI… LIMITI… DOLORI…
Da Wikipedia: “La calcificazione in campo medico è il deposito di sali di calcio nei tessuti di un dato organismo”.
Possono esserci più ragioni per cui si formano processi di calcificazione. Escluderemo quelle relative a patologie del metabolismo o di gravi alterazioni, per indirizzarci alle calcificazioni che hanno a che fare con le dinamiche muscolari, dunque con la postura; le esostosi, gli osteofiti, le spine calcaneari, etc, che si generano a causa di alterazioni posturali. Tali calcificazioni possono essere definite come “processi di salvaguardia” che il corpo crea automaticamente per limitare danni derivanti da iper-sollecitazioni di un muscolo sul proprio tendine e dunque sull’osso; “calcificazioni preventive” per evitare che si crei un distacco osteo-tendineo ad opera di un muscolo quando ripetutamente o violentemente sollecitato o quando mantiene un costante ed anomalo iper tono. In quella inserzione tendinea si creano forze che hanno il potere di strappare le fibre del tendine dall’osso. Il corpo lo avverte e così la sua “saggezza” interviene attraverso depositi di calcio proprio sulla inserzione tendine/osso a scopo “rafforzativo e preventivo”. Le radiografie, sotto questo profilo, andrebbero guardate con occhi diversi per scoprire quali azioni si devono compiere per riabilitare un paziente colpito da uncoartrosi, esostosi, spine calcaneari, Osgood Schlatter, etc.
Ovviamente è d’obbligo scoprire le ragioni dei sovraccarichi e dell’alterazione del tono e della postura, per restituire eutonia alle catene muscolari coinvolte. In questo modo ogni distretto corporeo colpito da calcificazione a causa posturale, può essere (almeno in parte) riabilitato attraverso tecniche di fibrolisi superficiale e profonda e normalizzazione del tono delle catene coinvolte attraverso le posture decompensate.
In questo modo anche i processi di calcificazione a carico del tratto cervicale e del tratto lombare si arrestano e possono poi concedere miglioramenti alla mobilità articolare, riducendone persino i dolori; lo stesso dicasi per la spina calcaneare (speroni calcaneari), per l’esostosi della tuberosita tibiale, etc, migliorando la qualità della vita.
Il “Riequilibrio Posturale ad Approccio Globale” è una delle chiavi funzionali per il benessere.
Prof. Daniele Raggi
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