Come prevenire e combattere l’osteoporosi

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Come prevenire e combattere l’osteoporosi

L’osteoporosi viene definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “malattia dello scheletro caratterizzata da ridotta massa minerale ossea e deterioramento micro strutturale del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità dell’osso e maggior rischio di fratture”.

Epidemiologia: chi colpisce?
La perdita di densità ossea comincia silente e progressiva, dopo i 50 anni. Si stima che in Italia siano affetti da osteoporosi il 50% delle donne (1 su 3 dopo la menopausa) e il 15% degli uomini (1 su 5 dopo i 60 anni) e queste previsioni sono destinate ad aumentare. Le sedi più frequenti di frattura causata da fragilità sono rappresentate in Italia, dal femore (8%), dalle vertebre (13%) da altre sedi ossee come polso, omero, ginocchio, piede, ecc (79%).

Fattori di rischio: l’osteoporosi, che veniva considerata come un problema delle sole donne in menopausa, si sta propagando come un’epidemia silenziosa, coinvolgendo un numero sempre maggiore di uomini e giovani donne in Europa e America. Infatti è una malattia tipicamente occidentale, sconosciuta in Africa e Cina. “Sembrerebbe quindi esserci una relazione: più c’è benessere, più le ossa si impoveriscono. Quindi l’incidenza sempre più rilevante di questa malattia non è dovuta ad un’alimentazione scarsa, ma piuttosto troppo ricca. Consumiamo un’eccessiva quantità di proteine e di grassi, siamo sotto stress, respiriamo un’aria inquinata: questo porta a un processo di acidificazione dell’organismo che a sua volta fa sì che i sali minerali, tra cui proprio il calcio e il magnesio, tanto necessari alle nostre ossa, vadano distrutti”. Gli studiosi individuano le cause dell’osteoporosi nello stile di vita moderno: il lavoro è diventato sedentario, la fatica fisica si è trasformata in mentale . Usiamo il computer non solo in ufficio, ma anche per fare la spesa, perfino per corteggiare una persona che ci interessa, o per fare amicizia. Non siamo mai stati così sedentari: usiamo ascensori, scale mobili, automobili per risparmiare tempo. Abbiamo perso il piacere di camminare, di ballare, di sollevare pesi. Questo stile di vita comodo sta distruggendo le nostre ossa. Non abbiamo mai preso tanti medicinali soprattutto antibiotici e ansiolitici. Siamo sottoposti a un numero altissimo di radiazioni elettromagnetiche: cellulari, computer, televisioni, forni a microonde, antenne paraboliche, telecomandi. Il risultato: il corpo perde il proprio equilibrio e si ammala.

Il ruolo della ginnastica Pilates: la ricerca ha evidenziato che la miglior cura dell’osteoporosi risiede nella prevenzione: l’esercizio fisico e il miglioramento dello stile di vita sono gli strumenti migliori privi di controindicazioni.
Il tessuto osseo, capolavoro di architettura e di scienza dei materiali, è un tessuto dinamico. Esso si adatta in modo funzionale alla pressione, alla decompressione e alle trazioni della muscolatura. La sua salute e la sua longevità dipendono da quanto sono equilibrati gli stimoli ed il nutrimento che riceve attraverso gravità e movimento. La ginnastica pilates riesce a distribuire in modo efficiente il carico della gravità sullo scheletro, per dare al tessuto osseo la sollecitazione più funzionale, permette allo scheletro di mantenere sino all’età avanzata una buona capacità di adattamento funzionale, con conseguente prevenzione di mal di schiena, osteoporosi e cedimenti vertebrali.

Obiettivi della ginnastica Pilates nella gestione dell’ osteoporosi: miglioramento dell’efficienza dell’apparato respiratorio, miglioramento del controllo del rachide, riduzione della rigidità del rachide, miglioramento dell’elasticità muscolare, potenziamento muscolare e stabilizzazione del rachide, incremento della massa ossea con esercizi in carico, miglioramento dell’equilibrio per prevenire le cadute, miglioramento della postura.

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