Per atteggiamento, per abitudine o più semplicemente per “comodità”, in tanti quando si siedono tendono ad accavallare le gambe.
Per quanto possa sembrare una cosa “spontanea” non è nulla di naturale specie per la postura del bacino e della colonna vertebrale.
Nel momento in cui si incrociano le gambe, ginocchio su ginocchio, si crea un’inclinazione laterale del bacino.
Questo si traduce in una rotazione e flessione laterale della colonna lombare, su fino al tratto dorsale.
L’osso sacro si posizione in una condizione di torsione e mette in tensione diversamente i muscoli trocanterici dei due femori.
Muscoli che arrivano alla parte esterne di questo osso lungo, tra cui il famoso muscolo piriforme.
Tale muscolo è noto per lo stretto rapporto con il nervo sciatico.
Se irritato “si fa sentire” con dolori spesso lancinanti per tutta la zona della natica, coscia e giù fino al piede.
La chiusure delle gambe, inoltre, può condizionare la libera circolazione linfatica e sanguigna e contribuire ad ostacolare il ritorno verso l’alto.
Capita spesso che se si resta nella stessa posizione con le gambe incrociate, il piede che resta sospeso tende a “formicolare”.
Questa parestesia è un tipico segno di compressione dei nervi che passano dietro al ginocchio e arrivano fino al piede.
Non è mai buono stressare o comprimere un nervo, anche per pochi minuti, mai!
In particolar modo se hai già dolore alla schiena, all’osso sacro, alle gambe, ai glutei, faresti bene a non “torcere” la tua postura lombo-pelvica accavallando le gambe.
Un modo poco stressante di sederti prevede una posizione che mantenga le curve della colonna fisiologicamente senza torsioni ne compressioni.
Ricorda soprattutto di alzarti quanto più spesso possibile perché stare seduto troppo a lungo non fa bene a nessuno!
Antonio Parolisi DocPosture
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