Questo perché durante la respirazione si comporta come una pompa che fa ritornare il sangue e la linfa verso il torace.

In particolar modo durante la espirazione (aria che esce).

Espirando, il diaframma riduce la pressione sui visceri addomino-pelvici, facendo da risucchio.

Immagina lo stantuffo in una siringa quando lo tiri su per risucchiare il liquido.

Durante la espirazione, grosso modo, avviene la stessa cosa.

Attraverso questo muscolo passano vasi, nervi e linfatici importanti quali ad esempio la vena cava inferiore.

Se il diaframma è contratto, per vari motivi, può “strozzare” questi tubi ed ostacolarne il ritorno dei fluidi.

Molti casi di gambe gonfie, infatti, sono attribuiti a difficoltà di rilasciamento del diaframma.

Questo infatti in tali funziona maggiormente in inspirazione (aria che entra) risultando limitato nella espirazione, quindi nella sua fase di risucchio.

Il consiglio di alzare le gambe al muro è utile ma spesso lascia il tempo che trova poiché è sopra che bisogna aprire i canali…

Occorre in questo scenario liberare il muscolo diaframma.

Mediante specifici esercizi respiratori, manipolazioni viscerali o della colonna dorso-lombare.

Tale approccio può contribuire ad un migliore ritorno dei fluidi e migliore drenaggio delle gambe.

AntonioParolisi_docposture