I CONSIGLI… DATI DA CHI DOVREBBE CONOSCERE…
Qualche giorno fa osservo la postura di una mia paziente che conosco da un po’… e noto che la sua lordosi lombare è stranamente cambiata, ridotta. Glutei più piatti, lordosi lombare più rettificata; la pancia é stranamente rientrante, trattenuta… e il pube stranamente più sporgente. Potrebbe sembrare un uomo quando in un contesto di dimostrazione di virilità da spiaggia, deve far intravedere i suoi presunti “attributi”.
Le chiedo quindi che cosa fosse successo: candidamente mi risponde che sta tenendo contratti gli addominali perché è così che il suo Personal trainer le ha detto di fare. “Devi costruirti addominali di acciaio… per avere una pancia super piatta e sexi”. Mi sono messo a ridere e le ho spiegato qualcosa. In primo luogo, se la pancia è ipotonica o in fuori…, vi sono ragioni e dinamiche complesse che devono essere scoperte e comprese. Agendo semplicemente sull’effetto, non si elimina la causa. La pancia quindi, non solo non potrà avere uno stato naturale e bello, ma si innescheranno altri problemi; infatti lei aveva già iniziato a respirare solo con il torace, perché gli addominali trattenuti non permettevano più al diaframma di scendere. In altre parole, i nostri centri respiratori, specializzatisi in milioni di anni di evoluzione ed adattamenti, hanno predisposto che quando il diaframma scende per fare entrare aria nei polmoni, i visceri (che vengono quindi piacevolmente massaggiati dal diaframma stesso e spinti in basso), devono chiedere la sinergia funzionale agli addominali; ovvero nella fase inspiratoria, loro ridurranno automaticamente il loro tono per poter uscire un poco e cedere così il dovuto spazio ai visceri. Ciò per evitare danni al diaframma, ai visceri e i dovuto stress anche al pavimento pelvico. La pancia deve poter uscire quel tanto che è necessario per permettere una dovuta e fisiologica respirazione diaframmatica. Trattasi dunque di ordinaria fisiologia e biomeccanica della respirazione che chiunque lavori in palestra deve assolutamente conoscere. Il resto è frutto di idiozie e imitazioni di modelli stereotipati di riviste idiote a cui si vuol ricondurre i clienti perché ignari e non a conoscenza di quanto dovuto. Gli stessi criteri di conoscenza valgono anche quando si fanno fare esercizi di potenziamento per gli addominali senza rendersi conto che spesso si fanno lavorare più gli psoas degli addominali. Quando gli psoas agiscono indovutamente, questi scaricheranno la loro “frustrazione” su tutto il tratto lombare, causando compressioni discali e verosimili lombalgie.
Va ricordato che se gli addominali sono ipotonici e non rispondono alle sollecitazioni dovute, la catena posteriore, antagonista a questi, probabilmente è in ipertono causando quindi inibizione agli stessi addominali. Se ne potranno fare a migliaia… senza i dovuti risultati. Una inibizione impedisce di ubbidire agli stimoli. La Neurofisiologia e la biomeccanica non perdonano e non ammettono ignoranza.
Quindi, come in posturologia, se non si va alla radice dei problemi, alle cause, gli effetti non si risolveranno. Anzi…
(D. Raggi)
Le chiedo quindi che cosa fosse successo: candidamente mi risponde che sta tenendo contratti gli addominali perché è così che il suo Personal trainer le ha detto di fare. “Devi costruirti addominali di acciaio… per avere una pancia super piatta e sexi”. Mi sono messo a ridere e le ho spiegato qualcosa. In primo luogo, se la pancia è ipotonica o in fuori…, vi sono ragioni e dinamiche complesse che devono essere scoperte e comprese. Agendo semplicemente sull’effetto, non si elimina la causa. La pancia quindi, non solo non potrà avere uno stato naturale e bello, ma si innescheranno altri problemi; infatti lei aveva già iniziato a respirare solo con il torace, perché gli addominali trattenuti non permettevano più al diaframma di scendere. In altre parole, i nostri centri respiratori, specializzatisi in milioni di anni di evoluzione ed adattamenti, hanno predisposto che quando il diaframma scende per fare entrare aria nei polmoni, i visceri (che vengono quindi piacevolmente massaggiati dal diaframma stesso e spinti in basso), devono chiedere la sinergia funzionale agli addominali; ovvero nella fase inspiratoria, loro ridurranno automaticamente il loro tono per poter uscire un poco e cedere così il dovuto spazio ai visceri. Ciò per evitare danni al diaframma, ai visceri e i dovuto stress anche al pavimento pelvico. La pancia deve poter uscire quel tanto che è necessario per permettere una dovuta e fisiologica respirazione diaframmatica. Trattasi dunque di ordinaria fisiologia e biomeccanica della respirazione che chiunque lavori in palestra deve assolutamente conoscere. Il resto è frutto di idiozie e imitazioni di modelli stereotipati di riviste idiote a cui si vuol ricondurre i clienti perché ignari e non a conoscenza di quanto dovuto. Gli stessi criteri di conoscenza valgono anche quando si fanno fare esercizi di potenziamento per gli addominali senza rendersi conto che spesso si fanno lavorare più gli psoas degli addominali. Quando gli psoas agiscono indovutamente, questi scaricheranno la loro “frustrazione” su tutto il tratto lombare, causando compressioni discali e verosimili lombalgie.
Va ricordato che se gli addominali sono ipotonici e non rispondono alle sollecitazioni dovute, la catena posteriore, antagonista a questi, probabilmente è in ipertono causando quindi inibizione agli stessi addominali. Se ne potranno fare a migliaia… senza i dovuti risultati. Una inibizione impedisce di ubbidire agli stimoli. La Neurofisiologia e la biomeccanica non perdonano e non ammettono ignoranza.
Quindi, come in posturologia, se non si va alla radice dei problemi, alle cause, gli effetti non si risolveranno. Anzi…
(D. Raggi)
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