Come si posiziona il corpo nello spazio è il modo con il quale il nostro cervello organizza i segmenti corporei per “scappare”, assecondare o creare strategie nel tentativo di difendersi da una disfunzione.
Succede che il capo si inclina e si sposta lateralmente per compensare un difetto dei muscoli degli occhi, oppure un piede si atteggia in dentro per assecondare un emi bacino ruotato anteriormente.
La zona lombare ruota per effetto di una trazione di una cicatrice o per mancanza di stabilità della muscolatura tronco-pelvica.
Tantissimi altri esempi portano ad un evidente “fuori asse” del corpo da un ipotetico allineamento ideale, che probabilmente non esiste in nessun essere umano…
Ad ogni modo l’osservazione di punti della postura può dare preziose indicazioni sul dove nasce la “disfunzione posturale dominante”.
Meglio dire dove nasce il principale squilibrio che condiziona maggiormente il sistema tonico posturale di quel soggetto.
Il dolore non necessariamente deve essere associato allo squilibrio posturale specie se non è traumatico.
Infatti è molto probabile avere un dolore al ginocchio anche se in base all’osservazione posturale si risale ad una disfunzione nella parte alta del corpo.
Si può inquadrare il ginocchio come “vittima” di uno squilibrio posturale che parte dall’alto, in una causa che viene definita discendente.
Stesso discorso può essere fatto in senso inverso.
Una disfunzione che parte dal basso e condiziona la postura.
Ad esempio un continuo dolore al collo che come base ha una disfunzione di una caviglia che identifica una causa ascendente.
La linea della postura, e la sua lettura, può dare informazioni preziose sul dove iniziare il recupero posturale-funzionale.
Antonio Parolisi docPosture
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