MALATTIE E “PERMEABILITÀ INTESTINALE” Leaky Gut Syndrom
o sindrome della permeabilità intestinale o dell’intestino gocciolante).
Di chi è la colpa degli ormai comuni malesseri
quali intolleranze, allergie, stanchezza cronica,
malattie autoimmuni, celiachia, etc?
In questo caso la colpa non è tanto del glutine in primo luogo,
quanto della condizione disbiotica dell’intestino,
delle irritazioni ed infiammazioni croniche,
fino a giungere alla ormai comune
“sindrome della permeabilità intestinale”;
ovvero quella condizione per cui la trama
della parete intestinale (costantemente irritata
a causa di stress, cibo manipolato, inadatto e
contenete pesticidi o antibiotici, etc), si dilata,
creando passaggi più grandi del previsto.
In tal modo, non solo possono varcare la soglia
le micromolecole di cibo elaborato come previsto dalla natura,
ma possono passare anche macromolecole
non ancora elaborate o destinate invece
alla eliminazione perché inadatte al flusso sanguigno.
Quando i globuli bianchi incontrano le macromolecole,
cercano di combatterle perché “non autorizzate a tale transito”, quindi ritenute pericolose;
è così che si innescano battaglie furibonde,
determinando condizioni favorevoli alle malattie
autoimmuni e sintomi di vario genere.
Sono ormai moltissimi anni in cui il mercato alimentare
(in mancanza di cultura del consumatore
e di permessi speculativi concessi da parte delle autorità),
ci propone molto cibo spazzatura, industrializzato,
depauperandone i sacri “principi attivi” vitali.
Troviamo invece cibo ricco di additivi, conservanti,
edulcoranti, coloranti, addensanti, lieviti forzati.
Tutte questi elementi, mai si sarebbero trovati
in una antica alimentazione naturale.
È come quando fare il pieno di gasolio e scoprire
che dentro al carburante, è stato ingannevolmente
aggiunto qualcosa di non dovuto, di scarsa qualità,
di alterato; i filtri dell’auto si intaseranno, il motore
subirà dei danni ed infine si bloccherà…, costringendo l’auto
al ricovero in “cliniche specializzate”.
Al nostro sistema biologico succede qualcosa di molto simile.
Purtroppo, con il passare degli anni, i nostri campanelli di allarme,
i nostri recettori, si sono alterati ed adattati agli stimoli patogeni;
si sono adattati ad un sistema che ci porta progressivamente
a malattie croniche ogni giorno più complesse e sofisticate. Ci adattiamo sempre pur di sopravvivere…, ed il prezzo sono le malattie.
Ma, se facciamo attenzione, se non ci facciamo ingannare
dalla gola e dai sapori camuffati del cibo spazzatura,
qualche segnale di all’erta ci giunge ancora: intestino gonfio,
non palpabile, fermentazione, putrefazione, alito pesante,
alterazione dell’alvo, feci non adeguate, candidosi, parassitosi, stanchezza cronica, etc.
Le mucose nasali si irritano, si ha produzione di muco nasale,
frontale, intestinale, vaginale.
Insomma, l’intestino merita proprio l’appellativo
di secondo cervello, come di sovente descritto per la sua importanza.
Una buona salute, parte dall’intestino,
oltre che dal sistema limbico (primo cervello per un tipo di emozioni di allerta)
e dal “cervello del cuore” (per le emozioni di gioia e voglia di vivere)
Prof. Daniele Raggi
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