La bellezza di un tacco alto vale la salute delle tue articolazioni?
Molte donne non esiterebbero a dire si!
L’uso dei tacchi alti predispone tutto il sistema posturale ad un adattamento non indifferente.
Salendo su tacchi alti il corpo viene spinto in avanti.
Questo creerà per compenso un aumento della curva lombare per ritrovare il centro di gravità altrimenti si cadrebbe in avanti.
L’aumento di questa curva è ciò che determina anche un aumento della sporgenza della parte alta dei glutei con “apparente” rialzo.
Il realtà è la curva della bassa schiena che si è accentuata e mette in fuori il sedere.
Anche se questo può sembrare un “vantaggio estetico” purtroppo a pagarne le conseguenze sono le povere vertebre lombari.
Queste saranno costrette a funzionare in estensione forzata (chiusura posteriore) con muscoli in accorciamento e affaticamento veloce.
Non finisce qui…
A livello del ginocchio non vi è una distribuzione equa dei carichi che invece saranno tutti anteposti.
Possono contribuire al dolore rotuleo e all’accorciamento dei muscoli posteriore della gamba, coscia e fino alla pianta dei piedi, contribuendo a quella che viene definita “fascite plantare”.
Il sovraccarico sulla parte anteriore del piede aumenta la pressione sui metatarsi con potenziale metatarsalgia, calli e duroni.
L’alluce valgo può essere aggravato.
La caviglia può risultare instabile e più esposta a distorsioni.
Gli squilibri possono salire su fino al collo.
Il buon senso e la moderazione sono la scelta migliore.
Limitarli il più possibile.
Dopo la serata è utile fare stretching dei polpacci, massaggiare la pianta dei piedi e riposarsi con le gambe alte per almeno una decina di minuti.
Tuttavia se già ci sono sofferenze o dolori è bene sapere che i tacchi alti possono aggravare la situazione.
Antonio Parolisi DocPosture
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